Chiunque si avvicini ad un reparto di Terapia Intensiva Neonatale, sa che tra i prematuri esistono differenze sostanziali in funzione dell’età gestazionale alla nascita. Se è vero che tutti i prematuri sono neonati molto piccoli necessitano di particolare attenzione, è altrettanto vero che un prematuro nato 3 o 4 mesi in anticipo affronta difficoltà cliniche radicalmente diverse rispetto a un altro nato 1 o 2 mesi prima del termine.
Tra i gravi prematuri (<28ma settimana) un neonato alla 24ma settimana lotta per la sopravvivenza (circa il 20% per i Paesi occidentali), mentre un prematuro nato alla 28ma settimana ha il 90% di sopravvivere. Fino alla 29ma settimana, la crescita del bambino avviene molto velocemente e giorno dopo giorno si sviluppa le funzionalità essenziali degli organi vitali, mentre a partire dalla 30ma settimana gli organi tendono a completare la loro maturazione quando il bambino è impegnato a crescere molto di peso.
Sotto la 24ma settimana ci sono aspettative di vita scarsissime, ma esistono dei casi molto rari di sopravvivenza di micro prematuri che hanno fatto i l giro del mondo per la loro eccezionalità. Ad esempio, il caso di Amilia Taylor, nata di 21 settimane e 6 giorni in Florida il 24 ottobre 2007, diventata famosa per essere stata la più piccola prematura al mondo con un peso di 283 gr.. E’ stata dimessa dopo 4 mesi di Terapia Intensiva e a un anno dalla nascita non presentava più conseguenze cliniche della sua prematurità. Una storia eccezionale che da speranza di una neonata venuta al mondo “perprima”