Secondo un nuovo studio, i bambini prematuri sottoposti ad una terapia che unisce la voce della loro mamma all’utilizzo di un particolare ciuccio che ne riproduce il canto di una ninna nanna, imparano a mangiare meglio e interrompono prima l’alimentazione tramite il tubicino gastrico.
Il trial clinico eseguito presso Unità di Terapia Intensiva Neonatale ( TIN) all’Ospedale Monroe Carell Jr. Children di Vanderbilt (TN – Stati Uniti) ha testato 94 bambini prematuri, di 34-36 settimane in condizioni stabili e in autonomia respiratoria, per 15 minuti per cinque giorni consecutivi.
Quando succhiavano correttamente il ciuccio, dotato di un dispositivo speciale con sensori e altoparlanti, come premio veniva emesso il suono della voce della propria mamma, mentre se i bambini smettevano di succhiare, la voce si interrompeva.
“La voce di una madre è un potente stimolo uditivo “, spiega l’autore dello studio Nathalie Maitre. “I bambini conoscono e amano la voce della propria madre e questo si è dimostrato l’incentivo perfetto per motivare questi bambini.
La musicoterapeuta Olena Chorna ha insegnato alle madri melodie semplici, ripetitive e brevi, perchè qualcosa di più complesso avrebbe potuto essere troppo impegnativo per lo stadio di sviluppo del cervello di un bambino prematuro. Le canzoni sono state registrate e poi collegate al lettore musicale attivabile dal ciuccio.
Le madri sono state da subito entusiaste di partecipare allo studio, soprattutto per la consapevolezza di poter fare qualcosa di concreto per aiutare il proprio bambino.
La testimonianza di una mamma, la madre di Chazon nato con tre mesi di anticipo, conferma che dopo ciascuna seduta di terapia, respirazione e suzione di suo figlio miglioravano un po’ ogni volta.
“Lui non può ancora vedermi bene” ha dichiarato “perché la sua vista non è sviluppata abbastanza, ma mi può sentire. Cantare per lui è qualcosa che posso fare per consolarlo e fargli sapere che sono qui. “
Lo studio, pubblicato su Pediatrics, dimostra che i bambini che hanno usato questo ciuccio sono stati in grado rimuovere il sondino gastrico per l’alimentazione circa una settimana prima rispetto ai bambini che non sono stati sottoposti al test.
I risultati dimostrano anche che questi neonati mangiano più spesso e hanno sviluppato una capacità di succhiare più forte, e nello stesso tempo non hanno evidenziato segni di stress nel bambino durante le sessioni con il ciuccio. L’utilizzo di questo ausilio sembra inoltre ridurre i tempi dell’ospedalizzazione.
In generale lo studio dimostra vantaggi non solo medici per i bambini, ma anche psicologici ed emotivi per le madri poiché questo è un modo unico per i genitori per aiutare direttamente i loro bambini ad apprendere una competenza fondamentale per la crescita e lo sviluppo.
In questo modo si attribuisce ai genitori un po’ di controllo nel miglioramento delle condizioni mediche del proprio bambino, oltre a dare loro un legame che durerà per tutta l’infanzia .”
Fonte : Vanderbilt University